“Questa è l’Italia che vincerà”. Si apre così il discorso del leader Matteo Salvini al trentatreesimo raduno della Lega. Migliaia e migliaia di sostenitori tra anziani, famiglie, bambini e ragazzi hanno ricoperto quel suolo sacro che da anni raduna e unisce tutti gli attivisti del Carroccio e che mai come quest’anno ha visto una partecipazione così alta.
Non solo residenti in Italia, ma anche italiani provenienti da tutto il mondo: Argentina, Colombia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Belgio, Francia, Spagna, Svizzera, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Croazia e altri Paesi si sono riuniti insieme agli esponenti di Lega nel Mondo e al coordinatore ed eurodeputato Paolo Borchia. “Questa è la dimostrazione che l’azione della Lega non è circoscritta ai confini nazionali, ma è in grado – grazie alla rete che da un anno a questa parte si è riusciti a stabilire tra i diversi sostenitori leghisti – di travalicare il suolo italiano e raggiungere paesi appartenenti a continenti diversi” afferma Borchia.
“Numerosi i ragazzi e simpatizzanti di Lega nel Mondo Germania che da Monaco, Norimberga, Stoccarda e molte altre città hanno percorso centinaia di chilometri: questa è la testimonianza di quanto Lega nel Mondo sta crescendo, soprattutto nella Germania ovest dove c’è una presenza consistente di italiani immigrati” afferma Marco Tirapelle, coordinatore di Lega nel Mondo in Germania e in Europa. E sottolinea: “È una realtà viva, in crescita e dà molte soddisfazioni. Ci sono ottimi segnali in tutta Europa”. Non solo, Lega nel mondo guarda anche al di là del nostro continente, fino in Sud America.
“Sono arrivato stanchissimo dopo 12.000 chilometri percorsi e il jet lag” – ha dichiarato Marcelo Bomrad, coordinatore Lega nel Mondo in Argentina – “ma l’entusiasmo del popolo leghista, la squadra di Lega nel Mondo e il magnifico discorso di Salvini hanno ricaricato completamente la batteria per rientrare a casa e raddoppiare il lavoro”.
Non solo, da Pontida 2019 parte una nuova forza, pronta ad espandere il Comitato di Lega nel Mondo, tornato ad essere al centro dell’attenzione di via Bellerio come consolato, verso nuove compagini distribuite in altri Paesi. A tal proposito durante la riunione del Comitato “si è parlato di come strutturare i Comites” (organismi rappresentativi della collettività italiana, eletti direttamente dai connazionali residenti all’esterno ndr) afferma Anthony Scatena, coordinatore in Irlanda e Regno Unito. “Abbiamo già approvato sia il manifesto politico – prosegue Scatena – sia l’apertura di altre sedi dei Comites. Alle elezioni la Lega si presenterà da sola, ci saranno tre nomi per tre liste divise per lingua: una per il mondo anglosassone, una per il mondo iberico-portoghese e una per il resto del mondo”.
Pontida è anche ritrovo per gli italiani che risiedono all’estero e che sono stati costretti ad espatriare per cercare condizioni economiche più favorevoli: è il caso dell’Ungheria, in cui “settimanalmente accoglie a braccia aperte molti imprenditori che si sono trasferiti grazie ad un sistema di tassazione più vantaggioso” afferma la coordinatrice in Ungheria Antonella Emanuela Flumene che vive lì da svariati anni e che domenica era presente allo stand in cui ha potuto “riscontrare un forte interesse, personalmente espresso anche da Massimiliano Romeo” Capogruppo della Lega al Senato.
Lega nel Mondo quindi unisce e rappresenta un supporto politico “nelle scelte dei partners esteri della Lega, in cui si riscontrano affinità di programma” come afferma Marco Fiore, coordinatore in Spagna e Portogallo. Non solo, è anche punto di riferimento per tutti i lavoratori e non che si trovano all’estero e che non hanno dimenticato il loro passato, le loro radici: “La nostra missione – sottolinea Fiore – è orientare i giovani e pensionati che ahimè i governi italiani degli ultimi quinquenni non hanno saputo trattenere a casa: uniti in Italia e all’estero, torneremo ad essere un popolo esempio di genialità e di bellezza artistica”. E allora oggi e domani: viva Pontida.