“Una triste ammucchiata, tutti contro uno, per un pugno di poltrone”. Questo il commento di Paolo Borchia, eurodeputato e coordinatore provvisorio per il gruppo Identità e Democrazia in commissione industria, in seguito alla bocciatura della candidatura alla vicepresidenza di Joëlle Mélin del Rassemblement National.
“Si è trattato – spiega Borchia – della violazione di un gentlemen’s agreement in essere da anni: al nostro gruppo sarebbero spettate nove vicepresidenze di commissione, calcolate in base alle consistenze numeriche; tuttavia, la maggioranza dei gruppi ha ritenuto di non tener conto della volontà espressa da milioni di elettori, ignorando che atteggiamenti arroganti e prepotenti come questi non fanno altro che incrementare il senso di sfiducia nei confronti dell’Unione europea. Come dire: dove non si arriva con il consenso elettorale, si arriva con la prepotenza”.
“Garantendo la massima serietà per il proseguimento delle attività in commissione, – conclude Borchia – la delegazione della Lega valuterà caso per caso se esprimere il proprio supporto sui singoli provvedimenti, senza concedere sconti”.