“Le comunità italiane in Sudamerica sono disorientate: pensavano di eleggere qualcuno che si occupasse di migliorare i servizi consolari o di velocizzare i tempi di rilascio di passaporti e carte d’identità; invece, migliaia di italiani all’estero si sono ritrovati una scheggia impazzita che cambia maggioranza a seconda della convenienza. Questo significa prendere in giro la gente”. Paolo Borchia, coordinatore federale di Lega nel Mondo ed europarlamentare, affida ad una nota congiunta con i referenti locali di Lega nel Mondo le riflessioni sulla crisi di governo: “Serve una fase di seria riflessione sulla rappresentanza delle comunità italiane all’estero, ci sono grosse potenzialità da concretizzare: ma pratiche di trasformismo come quelle messe in atto dal Maie non giovano all’immagine di chi li ha votati, minando la credibilità di un intero sistema”.
“Ci auguriamo – conclude Borchia – che le indiscrezioni riportate dalla stampa sull’affaire Ramundo siano chiarite: assumere al ministero un parlamentare di un altro paese è stato totalmente inopportuno. Con tutte le presunzioni d’innocenza del caso, sarebbe bene che il Maie spiegasse come stanno le cose”.