Io sono italiano e per fortuna e purtroppo anche europeo
C’era una volta un italiano, un tedesco ed un francese, sembra una barzelletta, invece è la fase terminale di un processo di disgregazione a colpi di euro, spread ed austerità.
Dopo lo scempio compiuto nei confronti della Grecia, la scomparsa di diritti fondamentali nei paesi più avanzati in Europa e una povertà diffusa, ci si aspetterebbe dalla maggioranza dei cittadini una rivolta su vasta scala. Invece mi imbatto sempre più spesso in una nuova specie: il cittadino europeo!
Vivo in Germania da cinque anni e mi capita spesso di conoscere italiani entusiasti del “miracolo” tedesco che non si sentono italiani, ma piuttosto europei.
Alla domanda: “Cosa vuol dire essere europeo?” non sanno cosa rispondere, biascicano qualche frase come ad esempio: “Beh sai, sono nato in Italia, ma ora sono in Germania, quindi mi sento cittadino europeo”. “No caro – rispondo – sei un italiano emigrato in Germania”. E lì il dialogo si interrompe, salvo dopo qualche minuto vederlo degenerare in frasi come: “Quelli che votano Lega sono razzisti, senza nessuna argomentazione, si sa, loro (i piddini) sono democratici e i 5ste(a)lle puri”.
Da millenni i popoli europei cooperano e a volte combattono, nessuno pertanto sta negando una contaminazione, tuttavia la differenza tra un tedesco e un italiano rimane, ed è bello così!
Costruire, come vuole qualche (de)mente illuminata, gli Stati Uniti d’Europa significa azzerare quelle differenze che sono invece una ricchezza. Per non parlare dell’idea ancor peggiore di avere come lingua solo un inglese standard: non voglio far la fine degli indiani d’America! Costruiamo un’Europa dei popoli con eguali opportunità ripartendo dalla nostrà identità e dalla nostra Carta Costituzionale, solo così potremmo riprenderci quello che ci hanno tolto!
Il contenuto corrisponde al pensiero personale dell’autore
Luca Scarcali
Lega nel Mondo Germania